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  Il litorale
  
   
   Passeggiata a mare 
 Una delle grandi risorse di Pegli è l'affaccio al mare. Caso unico a ponente 
  (se si esclude Voltri, all'estremo confine ovest della città) Pegli gode ancora di 
  alcune spiagge e relative strutture: solo un pallido ricordo delle passate glorie di una 
  stagione turistica e balneare che rimonta all'Ottocento e si prolunga fino al secondo 
  dopoguerra. Glorie che è illusorio pensare di rinverdire, mentre si dovrà guardare, in 
  prospettiva, ad un nuovo destino - non meno ambizioso ma consono al ruolo di Pegli 
  nell'ambito metropolitano genovese.
 
 Resta in ogni caso l'impagabile beneficio di un rapporto diretto con il mare e 
  della visuale libera (almeno in parte) sull'orizzonte, tutto grazie a quella rilevante 
  infrastruttura degli anni Trenta che è la passeggiata - con i suoi giardini, le aiuole e 
  le palme (nel tratto rinnovato). Riguardo appunto al tratto da poco rifatto, noi 
  avremmo preferito una soluzione più "leggera", con meno opere costruite (il 
  riferimento è alle ingombranti aiuole in pietra), che oltretutto avrebbe consentito, a 
  parità di impegno, di rifare tutta quanta la passeggiata lato a mare (il cui 
  completamente è invece tuttora aleatorio). Avremmo anche gradito, per le palme, una 
  scelta diversa (canariensis o dactilifera, in linea con la tradizione) ma naturalmente ci 
  "adattiamo". Abbiamo inoltre esaminato il recente progetto di rifacimento del 
  marciapiede lato monte, riconoscendo per valide le soluzioni - anche se ancora 
  improntate ad una certa pesantezza: si vedano ad esempio i famigerati "muretti", da 
  più parti contestati.
 
 Uso e abuso del litorale
 
 Sulla passeggiata il Comitato si è sempre adoperato per fare argine agli abusi 
  ricorrenti (complice la "distrazione" di Comune e Autorità Portuale, competenti 
  rispettivamente per il titolo edilizio-urbanistico e per la concessione del diritto 
  d'uso), cercando di scongiurare un'occupazione eccessiva (spesso concessa sotto 
  forma provvisoria, ma tendente nei fatti a diventare definitiva) dei pubblici sedimi 
  della passeggiata e dell'arenile, che si dovrebbero riservare alla pubblica, libera 
  fruizione, nella rigorosa salvaguardia delle aperture visuali verso il mare.
 
 Più in generale, rispetto al grave fenomeno dell'abusivismo che ha interessato 
  e interessa vasti tratti del litorale di Prà e di Multedo, il Comitato ha per tempo 
  manifestato la preoccupazione che qualcosa di analogo potesse avanzare su Pegli -
  tramite iniziative anche a sfondo sociale (leggi: club e associazioni eventualmente 
  riunite in consorzio di gestione, sull'esempio di Prà Mare) ma non per tanto estranee 
  a forme di più o meno spinta privatizzazione. Di contro a tale inquietante prospettiva, 
  il Comitato ha sempre guardato con favore alla proposta di un porto turistico.
 
 Porto turistico
 
 Un porto turistico può davvero costituire la base per il rilancio di Pegli, ma 
  deve essere un porto turistico a tutti gli effetti - ed anche se privato, accessibile a 
  tutti e corredato di servizi pubblici. Respingiamo formule demagogiche ispirate al 
  concetto di "nautica sociale" o meglio, all'abuso che ne è derivato, con situazioni 
  caratterizzate da una estesa privatizzazione del litorale, all'insegna del disordine più 
  sfrenato e dell'arbitrario "fai da te".  Questa è la posizione portata avanti 
  coerentemente dal Comitato negli ultimi vent'anni. Posizione che, dopo l'iniziale 
  battaglia per fermare la diga di sottoflutto all'altezza del castello Vianson 
  (presupposto di ogni futura previsione di approdo turistico), ha portato negli ultimi 
  anni alla definitiva sanzione sul piano urbanistico: la previsione di un "approdo 
  nautico di Pegli", compatibile con il campo di gara per il canottaggio (e con la 
  tassativa esclusione di residenza), è dapprima formulata nel P.R.G. adottato nel 1997, 
  per trovare poi ratifica nel P.U.C. approvato con D.P.R.G. n. 44 del 10 marzo 2000. 
  Con quest'ultimo atto il Comune recede altresì dalla primitiva opzione dello 
  spostamento a mare della ferrovia e dell'Aurelia, contro cui i Comitati di Pegli (Lido 
  e Ovest in testa)  si erano lungamente battuti. Il seguito è noto: il porto progettato tra 
  Risveglio e Castelluccio dai tre promotori che - nella gara bandita dall'Autorità 
  Portuale ai sensi della legge "Burlando" - se ne sono candidati alla realizzazione, 
  sembra essersi arenato sulle secche di un contenzioso (per ora solo ventilato) che si 
  profila paralizzante, con il serio rischio che ancora una volta sfumi per Pegli 
  l'occasione. Si risolva dunque chi di dovere: se ci sono le condizioni decida, se no è 
  inutile perdere tempo. Si torni in tal caso al punto di partenza e, riformulando il 
  bando, si avvii una nuova procedura di gara (basata, questa volta, sul concorso 
  d'idee). Questo è l'invito (pressante) che rivolgiamo alle Amministrazioni.
 
 
 Repertorio dei principali documenti d'archivio sull'argomento
 
 9 gennaio 2008. Autorità Portuale: candidature alla Presidenza
 
 
  Resoconto 
 
 26 marzo 2007. Progetto Piano: incontro pubblico con il Presidente della Provincia
 
 
  Resoconto 
 
 30 ottobre 2006. Via Carloforte e piazzetta Tabarca, lettera al Presidente del Consiglio di Circoscrizione VII Ponente
 
 
  Lettera 
 
 03 luglio 2006. Un piano per la passeggiata a mare, incontro con l'Assessore
 
 
  Resoconto 
 
 17 novembre 2005. Lettera al Sindaco e al Presidente della Circoscrizione sulle norme 
  riguardanti la passeggiata a mare di Pegli
 
 
  Lettera 
 
 1 luglio 2001. Lettera di protesta al Sindaco per il mancato controllo degli abusi ed il 
  rilascio indiscriminato di concessioni per l'occupazione del litorale e della 
  passeggiata
 
 
  Lettera 
 
 23 ottobre 2000. Lettera al Sindaco: proposte relative alla nuova passeggiata a mare e 
  denuncia di abusi sulla passeggiata
 
 
  Lettera 
 
 25 maggio 1999. Lettera al Sindaco e agli assessori Bonifai e Seggi: esposto in 
  ordine alla ventilata costruzione di una baracca e all'installazione di giochi 
  pneumatici di eccessivo impatto sulle visuali (zona Porticciolo)
 
 
  Lettera 
 
 18 gennaio 1999. Lettera al Sindaco e all'assessore Bonifai sul tema dell'abusivismo 
  nel litorale (gestione del regime concessorio, controllo dell'attività edilizia, porto 
  turistico ecc.)
 
 
  Lettera 
 
 4 novembre 1998. "Piattaforma" unitaria dei Comitati (Difesa di Pegli, Multedo e 
  Pegli Ovest): rivendicazioni circa il litorale da Multedo a Pegli Lido (porto petroli, 
  passeggiata a mare, porto turistico, tracciato ferroviario tra Risveglio e Castelluccio 
  ecc.)
 
 
  Rivendicazioni |