vuoto
il Caffaro
vuoto
vuoto vuoto vuoto
vuoto
vuoto
vuoto
vuoto
vuoto
vuoto
vuoto
vuoto
vuoto
vuoto

frana in val Varenna, località Carpenara
sottolineatura

Genova, 28 dicembre 2000

           Al Prefetto di Genova
           Al Presidente della Provincia di Genova
           Al Sindaco del Comune di Genova

           oggetto: frana in val Varenna, località Carpenara

           Con la presente intendiamo portare a conoscenza delle SS. LL. l'esistenza di un evento franoso che, manifestatosi da pochi giorni, ha in breve assunto proporzioni ed ampiezza tali da indurre forte preoccupazione. La frana, attualmente in lento movimento a partire da una faglia superiore che ha lasciato scoperto un fronte roccioso di circa 40/50 metri di altezza, interessa l'alveo del rivo Taggin (dei due rami superiori, quello meridionale) che scorre in adiacenza alla cava Tana dei Banditi. Tale movimento è per ora arginato dalla massa della precedente frana di rio Taggin, formatasi più a valle in occasione dell'alluvione del 1993, ma l'equilibrio di tutto questo materiale - quello vecchio e quello nuovo - appare, almeno al profano, assai precario ed è fondato il timore che tutto possa scivolare a valle, travolgendo il nucleo di Molinusso che si trova proprio al piede della vecchia frana.

           Come è noto e come da noi stessi più volte segnalato negli ultimi anni (cfr. in particolare le nostre lettere al Comune datate 28 settembre 1998, 5 marzo 1999, 22 febbraio 2000, 28 marzo 2000, per non dire di quelle indirizzate alla Regione) al pericolo indotto dallo stato franoso latente, alla instabilità ed al degrado idrogeologico che interessa la zona di rio Taggin e di Ramaspessa, non è estranea l'esistenza della cava di Tana dei Banditi, che nonostante i limiti posti dal recente Piano regionale delle cave, continua la coltivazione a ritmi serrati, ricorrendo a ripetute esplosioni che sottopongono il suolo (e le case) a continue, pericolose sollecitazioni. Per non dire della mancata o inadeguata regimazione delle acque, dello sversamento di trovanti e fanghi nell'alveo dell'adiacente rio Taggin (con alterazione dello stesso ed innesco di movimenti franosi incontrollati), nonché del comprovato sconfinamento dai limiti di coltivazione: circostanze tutte, che risultano dai verbali del personale ispettivo regionale, venendo tra l'altro a formare l'oggetto di una denuncia della Regione stessa all'autorità giudiziaria).

           Ciò premesso e considerato, e considerato altresì che sono anni ormai che la Provincia ha programmato lavori di bonifica e stabilizzazione del versante interessato dalla vecchia frana di Ramaspessa e rio Taggin, si richiedono le SS. LL., per le rispettive competenze:
- di effettuare nell'immediato un sopralluogo al fine di constatare l'entità e la gravità del nuovo fenomeno, alla luce dello stato franoso e dell'instabilità diffusa della zona;
- di porre in essere le misure ritenute idonee per garantire anzitutto la pubblica incolumità, provvedendo alla messa in sicurezza dei versanti di rio Taggin a monte del nucleo abitato di Molinusso (allo stato, quello che appare più a rischio);
- di procedere finalmente ai lavori da anni promessi (alluvione del 1993), ed inspiegabilmente finora non attuati né iniziati, per la bonifica e il consolidamento di tutta la grande frana di Ramaspessa;
- di interrompere in via definitiva l'attività di cava in località Tana dei Banditi, la cui presenza, con il dissesto che consegue, ha rappresentato e tuttora rappresenta un rilevante fattore di accelerazione dei fenomeni franosi di cui trattasi.

           In attesa, distinti saluti

           Comitato per la Difesa e la Valorizzazione di Pegli
           Comitato val Varenna

vuoto
vuoto
vuoto
vuoto
vuoto

Valid XHTML 1.0!

Valid CSS!

vuoto