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Resoconto dell'incontro presso la Porto Petroli spa
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Sabato 29 marzo si è tenuto a Multedo, presso il porto petroli, l'incontro programmato dal presidente della Regione Burlando con i vertici di Porto Petroli Spa, presenti i rappresentanti dei Comitati (Comitato per la Difesa di Pegli, Comitato di quartiere di Multedo e Comitato della val Varenna), l'ammiraglio Pollastrini della Capitaneria di Porto di Genova e, per il Comune, il presidente del Municipio VII Ponente.

Il presidente Burlando ha introdotto illustrando l'ipotesi di espansione dei cantieri di Sestri a ponente - ormai non più dilazionabile se si vuole assicurare a Fincantieri qualche concreta prospettiva di sviluppo.

La conseguente riduzione degli approdi a terra del porto petroli, considerata la natura strategica dello scalo, potrebbe trovare compensazione nell'allestimento di nuovi servizi off-shore (piattaforme e/o boe), nel quadro di una generale riqualificazione del waterfront di Multedo che contemplerebbe - viste le recenti dichiarazioni del sindaco Vincenzi - la chiusura a breve di Carmagnani (e a seguire quella di Superba).

Porto Petroli Spa, per bocca del presidente Maugeri, non si oppone a tale prospettiva ma fa presente una serie di difficoltà, in primis di ordine tecnico e logistico. Ad esempio, come meglio dettaglia il direttore Ciarlo, la riconversione off-shore imporrebbe la radicale riorganizzazione del sistema a terra (depositi e quant'altro), investendo l'intera filiera degli operatori che gravitano sul porto petroli, tra cui Iplom e ovviamente Carmagnani e Superba ma soprattutto Praoil (ora Fondega), che gestisce depositi e reti.

Una discussione sul grado di operatività effettiva (valutata in giorni/anno di possibile utilizzo, date le condizioni meteo-marine) degli attracchi off-shore, vede protagonisti l'ammiraglio Pollastrini, che parla di percentuali nell'ordine del 90% e l'ing. Ciarlo, che limita le stesse al 60%.

Per il Comitato di Multedo interviene Mara Michelini, che ribadisce la necessità di una drastica riduzione degli approdi a terra, citando tra l'altro i risultati dell'indagine epidemiologica dell'Ist recentemente divulgati, che rivelerebbero la connessione tra l'incidenza delle malattie tumorali nel quartiere e la presenza dello scalo - specialmente per quanto riguarda i prodotti movimentati per conto del petrolchimico e di Iplom.

Per il Comitato Difesa di Pegli, Paolo Cevini interviene a sostegno della proposta in precedenza ventilata dall'ammiraglio Pollastrini, di avviare un progetto di riconversione dello scalo petrolifero finalmente corredato di tutti gli elementi utili per passare l'esame del Ministero competente (quello in precedenza arenatosi, predisposto sulla base dei soli atti del piano regolatore portuale 2004, pare non fosse tale). Tale progetto - visto nel quadro più ampio della nuova sistemazione del fronte mare di Pegli, Multedo e Sestri - dovrà scaturire da un tavolo tecnico (questa la proposta di Burlando) che vedrà la partecipazione di tutti gli operatori coinvolti (a partire naturalmente da Porto Petroli Spa), presenti i rappresentanti dei Comitati di Pegli, Multedo e Varenna, con la Regione impegnata nel ruolo che ad essa compete di regia e di raccordo con le istituzioni ai vari livelli - dal Comune alla Provincia, all'Autorità Portuale, ai Ministeri competenti.

Questa la cronaca, ora non resta che attendere se e quando questi impegni (di per sé certamente validi) non finiscano nel mare di buone intenzioni tali rimaste, ma si traducano davvero in qualcosa di concreto capace di sollevare le sorti di questa nostra parte di città. Molto, siamo convinti, dipenderà dalla capacità di Burlando e Vincenzi di lavorare insieme, anche superando personalismi e protagonismi che sono solo d'ostacolo ad un'efficace azione di governo dove ciascuno fa la sua parte, insieme concorrendo al risultato atteso.

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