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il Caffaro
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Pegli, Multedo, Sestri e il progetto Piano
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confronto tra stato attuale e affresco Il progetto Piano (versione luglio 2006), qui raffigurato in una simulazione foto-realistica, prevede la costruzione del nuovo aeroporto a mare e la trasformazione dell'attuale in piattaforma container, dove tra l'altro si ritaglia, all'estremità verso Pegli, il nuovo scalo petrolifero. A terra, l'attuale porto petroli mantiene due sporgenti a ponente, mentre a levante lo specchio acqueo viene interrato per fare spazio ai cantieri di Sestri. Questi ultimi lasceranno infatti l'area tra via Merano e la ferrovia, che sarà a sua volta "valorizzata" con la costruzione di molti palazzi. In linea rossa è riportato l'attuale profilo della costa e relative opere a mare.

il progetto nella forma originale Il progetto Piano nella versione originaria elaborata per conto della Regione Liguria nel 2004. Lo scalo petrolifero è individuato in testa all'attuale pista aeroportuale - trasformata questa in piattaforma container. Il porto petroli di Multedo è interamente convertito in porto turistico. In linea rossa il profilo attuale della costa con relative opere a mare.

Il commento
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Che dire? La prospettiva di veder sorgere al posto dell'attuale aeroporto una nuova piattaforma container, che farebbe il paio, a levante, con quella di Prà-Voltri a ponente, è per lo meno inquietante. Lo è per Multedo, lo è per Pegli e lo è anche per Sestri (anche se qui il mare è già oggi del tutto precluso dai cantieri). E lo è perché la piattaforma container è cento volte peggio dell'aeroporto, come impatto percettivo non solo ma per il rumore, continuo e assillante, e per le altre forme di inquinamento (non ultimo luminoso). Basta andare a vedere come sono mutate - in peggio, naturalmente - le condizioni ambientali di Pegli Lido, per farsi un'idea di come potrebbero cambiare quelle di buona parte di Pegli e di Multedo. Con quali contropartite? Ben misere, in realtà, perché la ricchezza prodotta dal porto, checché ne dicano i politici, non ridonda a favore della città, quanto ad una ristretta cerchia di soggetti economici che con Pegli, Multedo e Sestri ha ben poco da spartire. Un'altra cosa è evidente dal confronto tra le due versioni del progetto, quella del 2004 e quella di oggi, ed è che a Multedo resta uno scalo a terra (dove nel 2004 era tutto porto turistico) destinato non si sa se al petrolio, al petrolchimico o a tutti e due. Altro che dismissione del petrolchimico e allontanamento del petrolio! Il sindaco Pericu e il presidente Novi si sono troppo facilmente dimenticati gli impegni assunti. Un "muro" di container che si innalza davanti a Pegli. Il porto petroli che non si sposta off-shore, come si era detto ma resta dov'è, ed anzi raddoppia con il nuovo scalo in testa all'attuale aeroporto. Il petrolchimico che, ancora una volta, si conferma come l'eterno problema irrisolto. E' questo il "risarcimento" di cui parla Piano per il ponente?

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