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il Caffaro
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Il Sindaco fa orecchie da mercante
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E' dalla fine di aprile che attendiamo una risposta all'invito a partecipare ad un incontro sul tema delle ville Doria e Pallavicini. Dopo una risposta interlocutoria di metà maggio, silenzio totale. Nè è servito telefonare più e più volte alla sua segreteria: il Sindaco sembra voler evitare un confronto che lo vedrebbe in posizione obiettivamente imbarazzante, dal momento che non ha fatto nulla di quanto promesso da lui e dai suoi assessori Dallorto e Borzani - come protestiamo nella nota a lui indirizzata che pubblichiamo a beneficio di chi ci segue.

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Incontro sul verde a Pegli, lettera al Sindaco
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           Genova, 29 giugno 2006

Al Sindaco del Comune di Genova
Prof. Avv. Giuseppe Pericu

           Gentile Signor Sindaco, con lettera del 26 aprile scorso abbiamo chiesto la Sua disponibilità a intervenire ad un incontro pubblico che era ed è nostra intenzione promuovere - naturalmente d'intesa con il C. di C. VII Ponente - sul tema delle ville di Pegli, in particolare villa Centurione Doria. Il 16 maggio Lei rispondeva comunicando di avere interessato della cosa gli Assessori alla Cultura e alle Politiche Ambientali. Da allora, nonostante diverse nostre telefonate alla Sua Segreteria, non abbiamo avuto più notizie. Per la verità l'assessore Dallorto ha convocato una riunione il 6 u. s. con diversi rappresentanti di associazioni pegliesi, salvo poi non presentarsi e delegare a dei funzionari e ad un "consulente" la materia, fra le altre, in discussione: il volontariato, su cui l'Amministrazione parrebbe puntare per affrontare e risolvere il problema del verde. Con tutto il rispetto per chi (e noi siamo tra questi) spende parte del proprio tempo e delle proprie energie per il bene comune, bisogna dire, caro Sindaco, che messa così, la proposta di volontariato (non nuova e neppure originale, come del resto l'adozione) potrà forse servire a ulteriormente dilazionare, non certo a risolvere una questione, quella del verde, che postula ben altro impegno e assunzione di responsabilità da parte dell'Amministrazione. Non è rimandando o eludendo i problemi - con iniziative di dubbia efficacia sul piano pratico (basti l'esempio recente di villa Gropallo a Nervi), per di più sospette di demagogia spicciola e a buon mercato - che la città può e deve affrontare un problema da troppo tempo rimosso e lasciato incancrenire.

           Quanto poi all'assessore Borzani, a suo tempo largo di promesse sul così detto "polo" museale di Pegli (cito solo il Centro di ricerca presso il Museo Navale, con relativo programma di mostre e convegni: tutto lettera morta), da almeno un anno non se ne ha notizia.

           Non è qui il caso di ricordarLe ancora una volta i problemi di villa Doria e villa Pallavicini: vogliamo solo segnalarLe come la indisponibilità finalmente acclarata del FAI, oltre che confermare le nostre valutazioni nel merito di una proposta che abbiamo fin da subito ritenuto inopportuna oltre che difficilmente attuabile, ci ha fatto perdere un anno e mezzo, che aggiunti ai due perduti per star dietro alla precedente ipotesi di consorzio tra Aster Amga e Amiu (anche questa che non aveva mai convinto nessuno o quasi), hanno allungato i tempi delle decisioni oltre ogni ragionevole limite, visto lo stato ormai drammatico in cui versano le strutture oggetto di tanto disinteresse.

           La Sua Amministrazione, Signor Sindaco, potrà vantare molti meriti acquisiti nel corso di due cicli ma certo non quello di avere anche solo tentato di attuare una politica concretamente rivolta - al di là dei solenni pronunciamenti di rito - alla salvaguardia e valorizzazione di un patrimonio che, nel caso di Pegli ma non solo, rappresenta tanta parte del bene comune. E' possibile che ci sbagliamo ma su questo bisogna prendere atto di un bilancio gravemente fallimentare che, politica a parte, sta portando alla rovina irreversibile di quei beni e di quelle risorse su cui la città dovrebbe al contrario investire per il suo futuro.

           Se Lei, come riteniamo, ha delle ragioni da opporre che non siano le generiche recriminazioni sui tagli di bilancio, sarebbe davvero molto utile (oltre che intellettualmente onesto e politicamente opportuno) che venisse ad illustrarle, per far capire a tutti - anche a quelli che avendo sotto gli occhi il quotidiano abbandono di villa Doria non riescono a farsene una ragione - se proprio non c'è niente da fare oppure se qualcosa, anche poco, fare si può, incominciando a dare alcuni segnali nella giusta direzione. In attesa di un Suo riscontro, distinti saluti

           Il Presidente (Prof. Arch. Paolo Cevini)

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