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il Caffaro
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Lettera all'Assessore all'Ambiente e al Verde pubblico
sottolineatura
oggetto: tutela del verde a Pegli

           Egregio Assessore,

           A distanza di sole poche settimane dal nostro incontro presso il Suo ufficio, presente il Direttore dottor Zauli, dobbiamo purtroppo constatare che, malgrado le Sue assicurazioni, si persiste nell'effettuare tagli indiscriminati di alberature.

           Ultimo bersaglio, un esemplare di magnolia - pianta secolare di imponenti proporzioni - sito a lato del cancello d'ingresso al parco di villa Doria. I tronchi e i rami recisi sono ancora lì a provare lo stato di salute e il vigore della pianta: ottimi, stando almeno alla totale integrità delle sezioni in vista.

           Possiamo già immaginare la risposta, che la malattia avrà attaccato il fogliame o altro, ma è per contro sensato argomentare che l'abbattimento non è una soluzione, almeno non sempre e non nel caso di esemplari importanti. Saremmo al paradosso che per debellare la malattia non si trova di meglio che sopprimere il malato! Non accettabile, ovviamente. Il Comune si adegui, i tecnici comunali studino, imparino. Se occorre si attivino consulenze e collaborazioni esterne, per es. con l'Università o altri istituti scientifici. Il Comune non lesina - stando ai resoconti della cronaca - quando si tratta di consulenti e advisor per le grandi opere pubbliche: non è quindi un problema di denari ma solo di priorità. Ma per favore, non si perseveri nel tragico errore di abbattere indiscriminatamente, senza riguardo all'importanza ed al pregio degli esemplari, e nella più totale e sorda indifferenza verso un'opinione pubblica sempre più avvertita del problema del verde e della sua conservazione. Questo, almeno, se non si vuole che la distanza tra cittadini e amministratori - governati e governanti - non cresca fino a diventare un vuoto incolmabile, con grave deterioramento della stessa vita democratica.

           Sappiamo delle preoccupazioni del dottor Zauli per la tutela della pubblica incolumità, soprattutto da quando - egli stesso non perde occasione per ricordarlo - risulta personalmente indagato per il noto incidente di villa Duchessa di Galliera, ma non meno lievi sono le sue responsabilità - e in generale quelle della Amministrazione - in ordine ad un altra tutela, per altri versi significativa ed importante, che attiene ai valori ambientali e monumentali connessi con le alberature di pregio presenti in complessi sotto vincolo 1089/39: quale appunto è il caso - si informi Assessore, e informi il Suo Direttore - di villa Centurione Doria a Pegli.

           Detto questo, poiché ovviamente all'abbattimento perpetrato non c'è rimedio e le piante secolari, una volta perdute, restano perdute per sempre, oltre al rammarico non ci resta che ribadire con forza:
- che si provveda tempestivamente alla più ovvia forma di risarcimento: la reintegrazione delle piante abbattute con altre di congrue proporzioni;
- che ci si attrezzi per individuare e combattere le malattie delle piante, svolgendo un'adeguata prevenzione;
- che più in generale si dedichino le dovute cure ed attenzioni al patrimonio verde della città, con particolare riguardo al verde "monumentale" parte di complessi storici e architettonici di rilievo.

           Quest'ultimo aspetto richiama la nota questione della villa Doria e del lago alessiano. Ad oggi attendiamo da Lei notizie circa l'impegno a organizzare un'iniziativa in accordo con gli altri Assessorati competenti, che miri ad un restauro del bene, avanti che il degrado giunga ad un punto di non ritorno: del che non potremo un giorno che imputare le colpe all'inerzia e all'incapacità delle nostre Amministrazioni.

           Così pure attendiamo notizie circa viale Martiri.

           Voglia gradire, Assessore, i nostri migliori saluti

           Il Presidente
           (Prof. Arch. Paolo Cevini)

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