vuoto
il Caffaro
vuoto
vuoto vuoto vuoto
vuoto
vuoto
vuoto
vuoto
vuoto
vuoto
vuoto
vuoto
vuoto
vuoto

Sopralluogo in villa Doria e villa Pallavicini con l'assessore all'Ambiente del Comune di Genova Luca Dallorto. Relazione
sottolineatura

27 aprile 2005

           Mercoledì 27 pomeriggio si è svolto il sopralluogo alle ville Doria e Pallavicini organizzato dal nostro Comitato. Presenti, per il Comune, l'assessore all'Ambiente Dallorto e i funzionari direttivi e tecnici Costa, Pastorino e Zero (Aster), è pure intervenuto, cortesemente aderendo al nostro invito, il prof. Enrico Martini. Con la sua preziosa assistenza si è proceduto ad una sistematica ricognizione dei danni causati dall'incendio del 15/16 febbraio, prospettando, d'intesa con i tecnici comunali, le misure da adottarsi sia per la bonifica (abbattimento, rimozione e smaltimento di vegetazione arborea e arbustiva combusta e compromessa dall'incendio), sia per il rimboschimento, da effettuarsi con la messa a dimora di piantine di leccio, corbezzolo, orniello ecc. Si è quindi demandata ai funzionari la messa a punto di un progetto di intervento (da gestire con risorse interne), utile tra l'altro per fissare l'ammontare della quota di spettanza delle Ville di Pegli, nell'ambito del complessivo finanziamento di un milione di euro deliberato dalla Giunta per i danni dell'incendio (non solo a Pegli ma anche a Prà, dove si dovranno almeno in parte risarcire le aziende agricole).

           La visita ha interessato l'intera estensione delle due Ville evidenziando come il danno maggiore l'abbia subito villa Doria, dove la pineta di pino silvestre (o marittimo) che sovrasta il cimitero è bruciata completamente. Il fuoco ha percorso (velocemente, per fortuna, dato il forte vento da Nord) il crinale a monte, coinvolgendo il pianoro dove sorgono i monumenti della parte alta di villa Pallavicini (quella attualmente chiusa, con il Castello, la Tomba dell'Eroe, i giochi meccanici ecc.) e scendendo anche a lambire la parte superiore del versante orientale (località Pinara). Qui ha parzialmente interessato la pineta di pino domestico che è una delle risorse più preziose della Villa. Alcuni esemplari (pochi, in alto) sembrano compromessi. Strinati dal fuoco, ma probabilmente in grado di riprendersi, secondo Martini, anche i bei lecci e le roveri che si trovano a monte, a cavallo del confine tra le due Ville. Così pare che potranno facilmente riprendersi le magnifiche sequoie di villa Doria - pure lambite dalle fiamme, che hanno segnato vistosamente la parte inferiore del fusto.

           Il sopralluogo è stato inoltre occasione per discutere più in generale delle condizioni delle due Ville. In particolare, per villa Doria, si è riproposto l'annoso problema del lago. L'Assessore ha chiesto di essere aggiornato sulla nostra proposta (cfr. dossier sul verde a Pegli), impegnandosi a prenderla seriamente in considerazione. A seguito di ciò, una dettagliata relazione è già stata inoltrata e attendiamo riscontri. Quanto a villa Pallavicini, l'Amministrazione, preso atto della impraticabilità dell'ipotesi di un consorzio di gestione formato da Amga, Aster ed Amiu, sembra ora pensare ad un affidamento in comodato d'uso al FAI (Fondo per l'Ambiente Italiano): secondo quanto riferito dall'assessore Dallorto, da tempo sono in corso contatti in tal senso. Si tratta di una notizia (inedita) che, come spieghiamo altrove in queste pagine, è prematuro commentare. Vedremo di capire bene - se la cosa andrà avanti - ma certo è che non ci faremo cogliere impreparati e affronteremo la discussione nel merito con lo spirito sereno e costruttivo di sempre.

vuoto
vuoto
vuoto
vuoto
vuoto

Valid XHTML 1.0!

Valid CSS!

vuoto