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il Caffaro
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Civico Museo Navale F. Garelli - Pegli
sottolineatura

Genova, 14 maggio 2002

Il Navale di Pegli deve essere confermato accanto alla nuova sede del Museo del Mare al Galata. Dovrà essere valorizzato e ri-ordinato in base a criteri museografici aggiornati, sulla base di un programma coordinato con il Galata. Il Navale, con l'Archeologico, la villa Pallavicini, l'insediamento doriano (con la villa Centurione Doria, il Casotto alla Marina, la chiesa e il conventino delle Grazie), le ville Lomellini Rosa e Lomellini Rostan, gli oratori settecenteschi di San Martino e dei SS. Nazario e Celso - oltre naturalmente alla passeggiata a mare - sono le occasioni e le risorse per un rilancio turistico che sarà tuttavia possibile solo se si porrà mano ai necessari e non più dilazionabili restauri (delle ville, in particolare), se si attueranno i necessari programmi di valorizzazione dei musei, se si studieranno le forme organizzative necessarie per favorire e incentivare i flussi turistici (trasporti, parcheggi, orari e tariffe d'accesso, visite guidate, integrazione nei circuiti turistici della città ecc.). Il Navale di Pegli non registrerà forse mai l'affluenza che ci auguriamo potrà realizzare il Galata, ma potrà attrarre cospicui flussi di visitatori se:

- si punta alla qualità: museo piccolo, ma grande qualità. Il nuovo ordinamento potrà contare sui materiali della raccolta garelliana (dipinti a olio, acquerelli, modelli, cartografia e strumenti nautici ecc.), ma attingere anche ad altri fondi museali civici (ad es. la Civica Raccolta delle Stampe e dei Disegni di S. Agostino, gli Archivi Fotografici di Palazzo Rosso...);
- si realizza una stretta sinergia con il Galata (anche attraverso scambi, iniziative comuni ecc.) ed un coordinamento con gli altri musei del c.d. "polo del mare e dell'avventura" (Commenda di Pré e D'Albertis);
- si inserisce in un "pacchetto" che include l'Archeologico e le ville (almeno la Pallavicini, eventualmente la Centurione Doria in occasione di manifestazioni e spettacoli), contando sul trasporto marittimo nonché su quello ferroviario (valorizzazione della tratta storica Genova-Voltri, 1856).

L'ordinamento

Non più per collezioni sistematiche, univocamente improntate a criteri filologici (per tipi documentali: gli acquerelli, le carte nautiche, i sestanti ecc.) e per grandi sezioni cronologiche (navi a vela - navi a vapore)..., ma per temi.

1) Cantieri e navi

Lo sviluppo della marineria tra Sette e Ottocento: dai cantieri ancien régime ai primi cantieri industriali moderni (storia urbana e industriale). Rif. all'ambito genovese cittadino e rivierasco

Il cantiere navale tradizionale. Mestieri, tecniche, materiali

Barche e navi della marineria genovese di antico regime

2) Andar per mare

Carte e strumenti nautici. Tecniche di navigazione e orientamento

Il trasporto marittimo in antico regime. Patroni e capitani, noli e contratti marittimi

La pesca in mare e alla foce dei fiumi. Il corallo, le tonnare, l'industria della conservazione (salagione, essiccazione ecc.), l'emigrazione stagionale (la Plata)

Porti e città nel Dominio della Ser.ma Rep.ca di Genova (cartografia e iconografia storica)

3) Marineria sportiva e da diporto

Barche sportive e da regata

La tradizione cantieristica rivierasca (Costaguta, Baglietto, Sciallino ecc.)

Storie di uomini e di barche. Maestri d'ascia e conduttori di barche

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